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Rafano

Rafano


Armoracia rusticana
Famiglia: Crucifere

Coltivare il rafano, o cren, kren, o barbaforte, dovrebbe essere abitudine diffusa.
È una pianta da orto perenne della famiglia delle crucifere e di queste ha tutte le proprietà benefiche.
Molto usato nelle cucine del nord Europa, in Italia, ha una sua storia in Veneto e in Basilicata. Se il wasabi è la preparazione più nota, in Veneto
viene tuttora per accompagnare i piatti di carne.
Il rafano si consuma fresco, a piccole dosi (è molto piccante) per insaporire carni o salse. Eventualmente può essere anche essiccato.
La pianta, viene utilizzata anche per abbellire zone marginali dell’orto, grazie al suo pregio ornamentale.

Il rafano possiede diverse proprietà benefiche:

  • svolge un’azione antibatterica e antibiotica, grazie alla sinigrina che, con gli oli essenziali presenti, conferiscono al rafano il tipico sapore intenso e pungente.
  • è molto ricco di vitamina C: formazione del collagene, energia, sistema nervoso, riduzione della stanchezza, assorbimento del ferro.
  • è analgesico, utile in caso di dolori di origine muscolare e reumatismi
  • è acceleratore di metabolismo come tutti gli ingredienti piccanti
  • Migliora il terreno e aiuta l’orto sinergico nella difesa naturale dai parassiti. Le radici del rafano scacciano i nematodi e diminuiscono i batteri (azione bio fumigante).

Ti piace questa pianta?


Dove posizionarla

Le piantine vanno distanziate di una trentina di centimetri l’una dall’altra, in file distanti tra loro 52 centimetri. Si interrano pezzi di radice a una decina di centimetri di profondità. Il periodo più indicato è la primavera

Esposizione

Mezz’ombra o in posizione soleggiata, meglio non in pieno sole.

Quanto annaffiare?

Bisogna fare il modo che il terreno non secchi mai completamente. Bisogna quindi innaffiare con regolarità, cercando di tenere il substrato di coltivazione umido, facendo attenzione al marciume radicale.

Quale terreno?

Preferisce terreni profondi, freschi e permeabili, meglio se con un buon grado di fertilità e presenza di sostanza organica. Tuttavia, può ambientarsi anche in terreni più poveri, la radice avrà sapore più acre

Concimazione

Al momento dell’impianto meglio fare una concimazione organica. Aggiungere al terreno un concime leggero come il compost domestico o l’humus di lombrico.

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